Nell’emisfero nord vivono una quarantina di specie di Tigli, che s’incrociano spontaneamente tra loro, formando grandi insiemi di ibridi abbastanza fecondi e con caratteristiche molto variabili: in generale hanno foglie lunghe da 6 a 10 cm, largamente ovoidali e grossolanamente dentellate, con faccia superiore opaca di colore verde scuro e faccia inferiore di un verde più chiaro o tendente al grigio. Nelle valli e foreste europee è attualmente abbastanza raro trovare le specie indigene T. cordata e T. platyphyllos, mentre è più probabile incontrare il loro ibrido, il Tiglio comune (T. x vulgaris), che fiorisce generalmente tra metà giugno e fine luglio. In tutti questi Tigli europei, puri o ibridati, i fiori contengono essenze naturali, sostanze tanniche, mucillagini e una dozzina circa di glucosidi, come il flavone e il tillirosi- de. L’impiego officinale dei fiori di Tiglio è vecchio di secoli: la medicina popolare li utilizzava tradizionalmente nella terapia dei raffreddori (in questo caso gli agenti reattivi sono probabilmente i glucosidi). Dei fiori di Tiglio si apprezzano le proprietà diaforetiche, antispasmodiche, sedative: utilizzati anche dalla medicina allopatica, vengono prescritti per le affezioni delle vie respiratorie.
I Tigli comuni sono alberi maestosi, fino a 40 m di altezza, utilizzati anche per il legno (mobili, intagli, lavori al tornio, sculture); sono molto importanti in apicoltura, avendo fiori ricchi di nettare, assai visitati dalle api. Piante con simbologia sociale.
Foto di Barbara Perini – Immagini e testi tratti da: Piante del Mondo di Vaclav Vetvicka e Vlasta Matousova – Arnoldo Mondadori Editore e Alberi di Allen J. Coombes – Fabbri Editori